Ogni anno l’Italia è colpita mediamente da circa 600 mila fulmini (mari esclusi). Per una superficie di 301,340 km2, questo significa una densità media di fulmini al suolo di ca. 2 scariche per km2 ogni anno. L’effettiva densità dei fulmini dipende tuttavia in gran parte dalla conformazione geografica. Una panoramica di primo orientamento può essere ottenuta dalla mappa della densità di fulmini al suolo contenuta nella Figura 3.2.3.1. Maggiore è la risoluzione della mappa della densità di fulmini al suolo, più precise sono le informazioni che fornisce circa l’effettiva frequenza dei fulmini nella zona in esame. Utilizzando gli impianti di rilevamento dei fulmini del servizio informativo sui fulmini del CESI (SIRF – Sistema Italiano Rilevamento Fulmini) è ora possibile individuare la posizione di un fulmine con la precisione di 200 m in tutta Italia. A questo scopo sono presenti in Europa più di 145 stazioni di misura. Esse sono sincronizzate per mezzo di una precisa identificazione temporale grazie al sistema di posizionamento globale (GPS). Queste stazioni di misurazione registrano l’istante in cui l’onda elettromagnetica della scarica del fulmine giunge in corrispondenza del rispettivo ricevitore. Il punto di impatto del fulmine viene calcolato sia in base alle differenze nei tempi di rilevamento dell’onda elettromagnetica registrati dai vari ricevitori, sia in base alla direzione del campo elettromagnetico rilevato da ciascun sensore, permettendo un calcolo accurato e ridondante. I dati così rilevati vengono archiviati centralmente e messi a disposizione dell’utente organizzati in diversi pacchetti. Ulteriori informazioni su questo servizio possono essere reperite consultando il sito web www.fulmini.it.

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